Il sistema consiste nell’isolare dal pancreas di un donatore le cellule produttrici di insulina, impiantandole nel fegato del soggetto ricevente: una volta impiantante, le cellule provenienti dal donatore iniziano a produrre la quantità necessaria di insulina.
Una terapia che porta il marchio Made in Italy e che potrebbe rappresentare una svolta definitiva per i tantissimi soggetti diabetici dell’intero pianeta, garantendo loro una qualità di vita nettamente migliore, liberi da ferree regole alimentari e cure farmacologiche.
Si tratta di una terapia cellulare che rientra nell’accesissimo dibattito Stamina, ma l’obiettivo dei ricercatori è quello di allargare l’accesso all’innovazione, così come dichiarato da Lorenzo Piemonti, vicedirettore del San Raffaele
Diabetes Research Institute: “Davanti a terapie innovative deve cambiare il nostro modo di ragionare, sia nel campo regolatorio, sia in quello della ricerca farmacologica e sia sul fronte della possibilità di applicazione su larga scala nei pazienti”.