In una lettera indirizzata al New York Times Angelina Jolie rivela di essersi sottoposta nelle scorse settimane ad una doppia mastectomia preventiva per evitare il rischio di sviluppare il cancro al seno, che nel suo caso era molto alto (87%) a causa di fattori ereditari.
La causa del rischio elevato di contrarre il carcinoma della mammella è un gene modificato, il BRCA-1. L’eliminazione completa del seno e la sua ricostruzione hanno abbassato questo rischio al 5%. La mutazione dei geni BRCA-1 e BRCA-2 predispongono all’insorgenza oltre che dei tumori alla mammella anche di quelli all’ovaio e l’attrice (madre di sei figli, di cui tre adottati) non esclude di sottoporsi in futuro anche all’asportazione delle ovaie.
Il caso della Jolie ha inevitabilmente aperto un dibattito tra esperti anche in Italia e l’opinione più diffusa e condivisa tra medici esperti in oncologia del calibro di Umberto Veronesi, Egidio Riggio, Stefano Cascinu e Riccardo Masetti, è ritenere che la mastectomia preventiva è una scelta drastica mentre sono da preferire i controlli periodici a cui dovrebbero sottoporsi tutte le donne a prescindere dal rischio genetico.
Le donne ad alto rischio genetico di cancro al seno sono una minima parte della popolazione, una su 200, e quelle che poi lo sviluppano non sono più del 5-10% di tutte le donne affette da tumore. Anche in casi come quello dell’attrice americana inoltre esiste l’alternativa dell’intensificazione dei controlli in modo da tenere sotto controllo l’eventuale insorgenza del tumore ed intervenire precocemente, quando le probabilità di guarigione sono al 98%.
Altre motivazioni che portano gli esperti italiani ad essere scettici su questa soluzione drastica sono innanzitutto il fatto che resta sempre una probabilità di rischio del 5%, questo perché l’intervento non riesce ad eliminare tutte le cellule mammarie, inoltre ci sono i problemi legati all’intervento di chirurgia ricostruttiva che comunque anche se non creasse problemi andrebbe ripetuto per la sostituzione delle protesi ogni circa 10 anni.