Gianluca Coppola, il giovane vice-parroco della chiesa di Maria SS. Della salute di Portici, ha richiamato i tanti ragazzi presenti nella piazza “dello sballo” e nei locali circostanti e facendoli inginocchiare
Li ha invitati a confessarsi. Un nuovo modo di avvicinarsi ai giovani o un azione di protesta pacifica? «Quest’atto nasce proprio dalla sbagliata concezione di felicità che hanno i ragazzi di oggi – ha dichiarato don Gianluca – che non riescono a divertirsi senza far uso dell’una o dell’altra sostanza o che intere sere si rinchiudono in locali e bevono alcolici e superalcolici fino a star male».
Il vice-parroco racconta che, proprio mentre era in uno di questi locali a comprare del caffè per la parrocchia, notando la spropositata fila di giovani dinanzi al bancone del bar, ha avuto l’irrefrenabile tentazione di fare qualcosa per far capire loro che l’amore, la fratellanza e la carità sono un validissimo antidoto allo sballo, agli stupefacenti ed all’alcool.
Ed è quindi partito con le “confessioni in strada”. L’iniziativa ha ottenuto un sorprendente effetto positivo; i ragazzi si sono avvicinati con entusiasmo al sacerdote, in molti ammettendo di non comunicarsi dai tempi della Prima Comunione.
Un piccolo e semplice gesto da parte della Chiesa, che ha subito fatto notizia per la sua originalità e per l’entusiasmo con il quale è stato accolto dagli adolescenti di Portici.