Gli inventori di Candy Crush Saga hanno fatturati miliardari, ma esperti di psicologia e neurologia vedono nel gioco una sorta di proiezione della vita reale verso il successo
Forse nemmeno i suoi inventori immaginavano un successo così planetario per ‘Candy Crush Saga’, il classico giochino-tormentone con le caramelle da eliminare che impazza su pc e tablet di tutto il mondo. Ma alla base del successo, come spiega un esauriente articolo del ‘Financial Times’, ci sarebbero profonde motivazioni scientifiche che adesso sono allo studio da parte di altre società e colossi che si occupano di informatica e sognano di ripetere lo stesso successo con i loro prodotti di punta.
I quasi 100 milioni di persone che giocano regolarmente ogni giorno hanno permesso all’azienda produttrice, con sede a Londra ma fondata dall’italiano Riccardo Zacconi, di ottenere un fatturato pari a 2 miliardi di sterline (quasi 3 miliardi di euro), tanto che è prossima la quotazione in Borsa a Wall Street. Il massimo per un gioco nato come gratuito, ma che appassiona per la sua semplicità quasi diabolica.
Perché Candy Crush Saga permette di sfidare e battere gli amici, ma soprattutto si è trasformato in una sorta di impersonificazione della vita reale: più si superano i livelli e più aumenta la difficoltà, in primis per andare avanti. Rimanere bloccati in un livello invece rischia di aumentare il senso di frustrazione, superabile soltanto se si riesce a salire. Ecco perché, un po’ come nel classico bastone e carota, essere promossi e andare avanti è una gratificazione enorme.
Come fa notare il ‘Financial Times’, è lo stesso meccanismo che regola altri settori dell’intrattenimento di massa, sempre legati a basi profondamente scientifiche. Candy Crush Saga le sublima, perché ogni giocatore è spinto letteralmente ad andare avanti senza fermarsi mai. Conterebbe anche la fortuna, ma vogliono farlo passare per un profondo problema psicologico.